Possesso e Uso di Apparati VHF Marini per Imbarcazioni e Natanti da Diporto

Guida pratica per Armatori
Normativa sulla detenzione del VHF a bordo
La normativa italiana distingue tra imbarcazioni e natanti da diporto:
1. Imbarcazioni (LOA > 10 metri): devono avere a bordo un apparato VHF fisso, corredato dal certificato di omologazione e licenza di esercizio rilasciata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex Ministero dello Sviluppo Economico).
2. Natanti (LOA =< 10 metri): non vige l’obbligo di installazione del VHF, ma se presente come sopra
Inoltre, il conduttore deve essere in possesso del certificato di operatore RTF.
Licenza e abilitazioni per l’uso
Per utilizzare legalmente un VHF marino è necessario essere titolari di due abilitazioni:
1. Licenza di esercizio. È rilasciato all’imbarcazione che attesta il diritto a installare e utilizzare l’apparato radio.
2. Certificato di operatore (SRC o LRC): Attestato personale che autorizza il singolo a operare sull’apparato.
SRC (Short Range Certificate) è sufficiente per l’uso dei VHF, LRC (Long Range Certificate) è richiesto per l’utilizzo di apparecchiature MF/HF o satellitari.
È importante ricordare che l’uso del VHF senza i suddetti titoli è sanzionato dalla legge, anche se avviene solo per ascolto.
Modalità d’uso e buone pratiche
L’apparato VHF deve essere utilizzato secondo le regole internazionali di comunicazione marittima. Il canale 16 (156.8 MHz) è riservato alle chiamate di soccorso, urgenza, sicurezza e chiamate generali prima di passare su altri canali.
È buona regola:
• Mantenere sempre acceso il VHF durante la navigazione.
• Effettuare comunicazioni chiare, concise e pertinenti.
• Non occupare il canale 16 per comunicazioni di routine.
• Controllare periodicamente l’efficienza dell’apparato e dell’antenna.
Normativa di riferimento
• Codice delle comunicazioni elettroniche (D.lgs. 259/2003)
• Regolamento internazionale delle comunicazioni radio (ITU)
• Normative dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy
Sanzioni per uso improprio
L’utilizzo di apparati VHF senza le necessarie licenze o da parte di persone non abilitate può comportare multe salate e, nei casi più gravi, il sequestro dell’apparato. Inoltre, le comunicazioni improprie o che interferiscono con le frequenze di emergenza sono perseguite penalmente.
A. Casi di uso improprio del VHF marino
1. Uso senza autorizzazione o licenza;
2. Trasmissione su canali riservati alla sicurezza o al soccorso (es. canale 16)
3. Interferenze volontarie o accidentali con le comunicazioni ufficiali
4. Uso per scopi non consentiti (es. comunicazioni private o regate non autorizzate)
5. Installazione e utilizzo di apparecchiature non omologate
B. Sanzioni amministrative
• Multa da 516 a 3.098 euro per uso di apparato VHF senza autorizzazione (Art. 98 del Codice delle Comunicazioni)
• Sequestro dell’apparato radio da parte della Guardia Costiera o della Capitaneria di Porto
• Art.102 Codice delle Comunicazioni Elettroniche (istallazione ed esercizio di comunicazione elettroniche senza autorizzazione variano da 300€ a 10000€)
• Art.172 Codice delle Comunicazioni Elettroniche (fare uso di apparecchiature radio nelle bande del servizio mobile marittimo in assenza di autorizzazione, variano da 120€ a 485€ )
• Art.1200 Codice della Navigazione (abusivo trasporto o impiego di apparecchiature radiotrasmittenti a bordo variano da 1032€ a 6197€)
In molti casi queste sanzioni si sommano tra loro
C. Sanzioni penali (nei casi più gravi)
• Reclusione fino a 6 mesi o ammenda fino a 5.000 euro se l’uso improprio ha causato disturbi gravi o ha ostacolato comunicazioni di soccorso o sicurezza (Art. 340 c.p. – Interruzione di pubblico servizio)
• In caso di emergenze ignorate o ostacolate, l’accusa può arrivare a omissione di soccorso, con sanzioni penali più severe
Conclusioni
Il VHF marino è uno strumento indispensabile per la sicurezza in mare, ma il suo uso è soggetto a precise regole.
Chi naviga per diporto deve avere conoscenza delle normative vigenti, dotarsi delle necessarie abilitazioni e utilizzare l’apparato con responsabilità.
In mare, come dice il proverbio, “uomo avvisato, mezzo salvato”.
Alberico ALBANO
Consigliere UVAI
E-mail: segreteria@uvai.it – alberico.albano@uvai.it – albericosail@gmail.it
CONDIVIDI L'ARTICOLO SUI SOCIAL
AIS / MMSI - Guida pratica per Armatori